Bonifico Parlante

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Per le spese che non è possibile pagare con bonifico, come gli oneri di urbanizzazione, diritti per concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti o le imposte di bollo, è possibile utilizzare anche altre modalità.

Invece, se la spesa è sostenuta da più soggetti che intendono beneficiare della detrazione, nel bonifico bisognerà inserire il codice fiscale di tutti i soggetti.

Per i lavori effettuati nelle parti comuni del condominio, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento.

Per maggiori dettagli si consiglia la lettura della guida dedicata al bonus ristrutturazioni 2018.

BONIFICO PARLANTE MOBILI ED ELETTRODOMESTICI: CAUSALE E COME SI COMPILA

Per il pagamento di mobili ed elettrodomestici ammessi in detrazione l’uso del bonifico parlante non è obbligatorio, in quanto il pagamento potrà essere effettuato anche con carta di debito o credito o con bonifico ordinario sul quale non si applica la ritenuta.

In questo caso, qualora si scegliesse di utilizzare il bonifico parlante, la causale da inserire è la seguente:

  • Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell art. 16, comma 2, DL 63/2013

I dati da indicare sono gli stessi previsti per il bonus ristrutturazioni, ovvero il codice fiscale del beneficiario della detrazione e quello del beneficiario del pagamento.

Si ricorda che la detrazione del bonus mobili è ammessa anche se i beni sono acquistati con finanziamento a rate, a patto che la società che eroga il finanziamento paghi, a sua volta, con le stesse modalità previste per il contribuente e abbia una copia della ricevuta di pagamento.

In tal caso, l’anno in cui è sostenuta la spesa sarà quello in cui è stato effettuato il pagamento da parte della finanziaria.

BONIFICO PARLANTE ECOBONUS: CAUSALE E COME SI COMPILA

È obbligatorio pagare con bonifico parlante se la detrazione richiesta rientra tra quelle previste dall’ecobonus. In tal caso, tuttavia, le modalità in cui effettuare i pagamenti variano a seconda che il soggetto sia titolare o meno di reddito d’impresa:

  • i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale;
  • i contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.

In merito alle modalità di compilazione del bonifico, al fine di beneficiare dell’ecobonus 2018 bisognerà indicare i seguenti dati:

  • causale del versamento: Lavori volti al risparmio energetico ai sensi art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).

Si ricorda che il bonifico parlante è uno dei documenti da conservare ai fini di eventuali controlli sulla spettanza delle detrazioni richieste.

Bonifico Parlante ultima modifica: 2019-02-13T14:47:37+01:00 da Famiglia Pucci

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